La prima mostra personale di Davide Mancini Zanchi (Urbino, 1986) è presso AplusB di Brescia e trae origine dalla
necessità dell’artista di espiare la dipendenza dall’oggetto, ossia da tutto ciò che è concreto, percepito dai sensi ed
altro da sé. I dipinti, le sculture ed i video sono operazione atte ad astrarre la quotidianità in una sintesi formale del
tutto personale. La semplificazione degli elementi costruttivi è la strategia che l’artista attua per trovare una via
d’uscita alla dematerializzazione sempre più avanzata – che caratterizza l’approccio al mondo di oggi – e per ritrovare
quanto è necessario per appartenere al tempo e spazio in cui l’artista si trova collocato fisicamente.